Sabato pomeriggio. Primi timidi accenni di una primavera ormai alle porte. Il green della tanto amata Versilia tirato a lucido, pronto a inaugurare la nuova stagione golfistica. Quattro chiacchiere tra amici e poi di nuovo concentrato sulle mie 18 buche. Momenti di adrenalina pura.

Si arriva sempre un po’ per caso al gioco del golf, a volte spinti da conoscenti appassionati alla disciplina sportiva che ti trasmettono, in maniera più che contagiosa, il loro entusiasmo e la loro determinazione. È successo anche a me. Qualche anno fa. E non potrò mai smettere di ringraziare chi mi ha incoraggiato a scendere in campo, emozionandomi swing dopo swing.

Ecco la mia storia. Nei panni di un giocatore, ma anche in quelli di un cliente che nei vari club italiani si diletta a cercare il colpo perfetto.

Oggi più che mai, il golf è lo sport il cui storytelling racconta al mondo il rispetto delle regole, l’onore, l’onestà, la conformità, l’integrità e la tradizione. Vi faccio un esempio. Pensate alla ricerca del vostro “best swing”. Nel golf, come nella vita, ognuno è costantemente impegnato a trovare il suo colpo perfetto, quella mossa strategica che cambierà lo stato delle cose. Si tratta solo di vedere il campo, mettere a fuoco i propri sogni e puntare dritti verso l’obiettivo da raggiungere.

Storie che si intrecciano, per le strade come sul green. Storie fatte di protagonisti che vogliono trasferire speranze, emozioni, paure e incertezze di una generazione che ha molte opportunità da cogliere grazie alle nuove tecnologie informatiche, ma che allo stesso tempo fatica a mettere a fuoco la traiettoria e la direzione da intraprendere. Storie di imprenditori e manager che hanno ben chiaro il loro progetto professionale e di vita, concentrati ad arrivare in buca e centrare un “hole in one” con grinta e coraggio, dando concretezza ai propri modelli e disegni di business.

E adesso arriviamo a noi. Storie di aziende e brand che hanno bisogno di creare esperienze memorabili per coinvolgere i clienti, invogliarli a interagire e a condividere con altri le sensazioni positive trasmesse con l’utilizzo di quel digitale che avanza a ritmi irrefrenabili: uno tsunami di disruption che consente di costruire legami duraturi, basati su rapporti di fiducia e lealtà reciproca.

Dal golf al tennis, dal basket al calcio, dal rugby alla pallavolo … quando si parla di sport è innegabile che le aziende e i marketer abbiano ancora molto da imparare in fatto di loyalty.

Per decenni, radio e televisione hanno trainato le emozioni e l’immaginario collettivo delle persone, in qualità di “main tech driver” di uno sport da giocare e da vedere. L’avvento di Internet ha letteralmente rivoluzionato la Customer Experience di tifosi e sportivi, trasformandoci in quelli che – passatemi il termine – mi piace soprannominare VDP, Very Digital People.

Ogni sport, ogni squadra, ogni team nasce da un percorso storico diverso e si fa portavoce di valori distintivi, raccontati attraverso uno storytelling unico. Una sfida, una missione, uno scopo giocato sul senso di appartenenza ed esclusività, ancora prima di scendere in campo.

Il successo nello sport come nelle aziende è sinonimo di allenamento e miglioramento continuo. Una vittoria è solo il punto di partenza per battere nuovi record. Nel 2018 SAP e la Federazione di Calcio Tedesca (DFB) hanno presentato insieme un progetto di co-innovazione incentrato sullo sviluppo delle applicazioni video cockpit e player dashboard, per analizzare e condividere efficacemente i dati delle partite, mettendo i calciatori nelle condizioni migliori per vincere e incrementare le performance, personali e di gruppo.

Una collaborazione nata nel 2013 che ha visto la DFB fra le prime associazioni sportive a riconoscere l’impatto positivo che i dati e le informazioni, in real time, possono avere sul calcio come in altre discipline agonistiche.

Migliorarsi, conoscere l’avversario e vincere ancora prima di battersi. Ecco in estrema sintesi, l’essenza degli strumenti di Advanced e Predictive Analysis che utilizzano una serie di tecniche (Machine Learning, Deep Learning, Reti Neurali, Pattern Recognition, Clustering) per far emergere le relazioni nascoste all’interno dell’elevata mole di dati a disposizione e dare concretezza a ciò che non può essere estratto mediante software di analisi multidimensionale, o query e reporting.

Dunque, per comprendere i desideri dei clienti e regalare esperienze ingaggianti, anticipare l’arena competitiva e costruire “neverending story”, capire la direzione in cui si muove il business e guardare al futuro come se fosse già presente, l’arma segreta è racchiusa anche nell’attività di analisi.

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